Come saranno le città del futuro? Smart? Liquide? Iper-connesse? Vivremo meglio? E la natura, sarà ancora nostra co-inquilina? A Mosca, una sorprendente installazione ci ricorda che viviamo in un'epoca liquida dove tutto è in continua evoluzione. Tutto è fluido e nulla è definito. Che liquidità deve essere sinonimo di apertura, rinnovamento, collaborazione e dialogo. Ma, soprattutto, colore.
“Future Materiality” è un’installazione dal grande potere evocativo. È stata realizzata da Citymakers e progettata dallo studio di architettura “Pravda”. Curatore del progetto è il Committee for Architecture and Urban Planning of Moscow.
L’obiettivo del team era descrivere la metropoli del futuro evitando citazioni letterali. L’opera contempla i cambiamenti che stanno avvenendo a Mosca, città associata a un fiume – sempre nello stesso luogo ma in costante evoluzione. “Future Materiality” cerca di estrapolare l’esperienza spaziale, lasciando che lo spettatore sviluppi una propria, personalissima, percezione del progetto. Vale a dire, i cambiamenti della città non sono solamente nuovi edifici, strade o parchi, ma anche la luce del sole che si riflette, i rumori della strada, le ombre del tramonto o il profumo dei tigli in fiore. L’esperienza di una città muta in sincrono con la sua evoluzione. “Future Materiality” è, di fatto, una dichiarazione d’intenti relativa alle trasformazioni della città che si auspicano in grado di proteggere i cittadini da esperienze spiacevoli, di preservare l’identità del luogo e di creare nuove, insolite e inesplorate avventure urbane.
Nell’opera, componenti spaziali a forma di T e C sono disposti a formare un labirinto che crea immagini multiple di ogni visitatore. Così, lo spettatore diviene parte dell’installazione stessa. Pannelli acrilici sono ricoperti da una pellicola dicroica multicolor che passa da trasparente a riflettente a seconda dell’angolo da cui la si guarda. Dentro al labirinto, risuona un’illusione audio con elementi di elettronica, rumori cittadini, colonne sonore di film sovietici cult e l’operetta di Shostakovich. Infine, nel cuore di “Future Materiality”, il visitatore può trasformare l’ambiente audio interagendo con i tre materiali simbolo di Mosca: vetro, granito e acciaio.
Future Materiality
New Manege Exhibition Hall
Mosca